02 Apr #seguilatuabussola – Mi addormento di sera e mi risveglio col sole
La prima parte del Cammino degli 88 Templi, quello che attraversa la prefettura di Tokushima, viene definito la fase del risveglio.
Non so esattamente quale sia il significato per chi questo circuito lo fa seguendone il senso religioso, ma so cosa significa per me. Il cammino è sempre un risveglio: dal torpore di un corpo accessorio, dai sensi che hanno imparato ad attenuare l'intensità degli stimoli esterni per non venirne travolti. Inizi con un po' di rodaggio, e poi sei pronto a vedere dove sanno portarti le gambe.
Affronto i primi due giorni andando allo sbaraglio, uscendo al mattino con in testa un piano molto vago e con l'unica certezza di dove dormirò la sera. Aspetto pazientemente autobus di cui non sono certa di aver capito la destinazione, osservo più gli altri passeggeri che la fermata successiva. Sono qui per camminare, ma non solo. Se fosse solo quello forse avrebbe ragione chi chiede, velatamente o in maniera più diretta, cosa sono venuta a cercare che non potevo avere senza attraversare mezzo mondo.
Sia come sia, anche questo percorso inizia come gli altri, con quel brivido che sento mentre scendo dall'ultimo mezzo di trasporto, quello che mi ha condotto fino alla linea di partenza da cui mi metterò finalmente in marcia. E con il segno che accompagnerà miei prossimi passi, il pellegrino rosso che mi fa sorridere per come assomiglia a quello francigeno, non fosse per il cappello a pagoda che corona la sua silhouette.