30 Lug Fermarsi e respirare
"Come fai a stare sempre giro, non è ancora il momento di fermarsi?”
A volte è una domanda diretta, a volte mi arriva per vie traverse. Dentro, o dietro, ci sono un sacco di storie diverse. Quelle di chi chiede, più che la mia. Chi è affezionato alla sicurezza della propria routine quotidiana e non riesce neppure a immaginare di rimbalzare nella stessa settimana da Trieste a Bologna, da Venezia a Torino. Chi prende l’aereo solo per andare in vacanza, e quindi mescola un pizzico di invidia a un accenno di “beata te che te lo puoi permettere”.
È vero - sono stata in giro, ho dormito ben poco a casa, mi sono goduta la scoperta di città mai viste come la meraviglia di città che mi sembrano più belle ogni volta che ci metto piede. Sono stata a Malta e a Berlino, solo bagaglio a mano e filosofia no frills, ostello, mangiare nei mercatini e arrivare ovunque camminando.
Il primo anno da freelance è stata una costante sperimentazione di contatti e contenuti, per capire cosa sapevo fare, cosa potevo imparare e soprattutto in che direzione volevo continuare a esplorare,