A me la curiosità, che nel lavoro che ho scelto non poteva trovare risposta migliore. Perché ogni interlocutore è fatto di innumerevoli sfaccettature, e scoprirle ti permette di non fermarti mai alla superficie, metterti in discussione, essere aperto a cambiare idea. Imparare ogni giorno una nuova definizione di stupore.
A volte un viaggio inizia storto, e finisce peggio. Altre volte niente sembra andare come deve, ma poi funziona tutto, anche se in un modo totalmente diverso da quello che avevi immaginato.
Domenica gli ingredienti per cadere nella prima categoria c’erano tutti.
Il weekend dell’Immacolata, io, un appuntamento a un mercatino di Natale.
Un potenziale disastro ancora prima di uscire di casa, vista la mia nota avversione per tutto quello che ha sapore natalizio. E invece era una giornata di sole, le montagne si stagliavano all’orizzonte, la strada era libera e lo Spazio Fase non era ancora troppo affollato. Tutto bene, insomma. Se non per un piccolo dettaglio: avevo appuntamento con una persona per cui il viaggio non era iniziato così bene, e che era bloccata in autostrada ad almeno tre ore di traffico impazzito.
L’avevo conosciuta in primavera grazie a Hub Dot e la volevo incontrare per raccontare di lei e del libro illustrato che racconta (appunto) il suo viaggio intorno al mondo. Insomma, una che senza dubbio ha imparato ad affrontare l’imprevisto anche meglio di me, tanto che ha trovato subito la soluzione perfetta: “Perché non intervisti Federica?”
Il mese delle luminarie, dei mercatini, del “se non ci vediamo più inizio a farti gli auguri”. Il mese in cui inizi a riflettere sull’anno passato, sui progetti che avevi e su quello che hai effettivamente realizzato. Il mese dell’ansia del tempo, già veloce nei mesi precedenti e che adesso sembra scorrere come un fiume in piena, che nella sua corsa travolge tutti i programmi, e te nel mezzo.
Ancor più se sei un freelance.
Sono stanca. Sono settimane che prometto e mi riprometto di fermarmi e fare il punto della situazione. Di quest’anno diverso da tutti gli altri, di quest’anno libero.
Essere liberi è bellissimo, ma non è così semplice come sembra.