Come dire di no e vivere felici

Just say no - come dire di no

Maggio è stato una giostra vorticante che mi sembrava di non poter fermare. Mi sono fatta travolgere dall’entusiasmo dei progetti e delle idee e ho finito col sentirmi sopraffatta da questo accumulo stimolante ma sempre più difficile da tenere in equilibrio.

Così ho messo tutto in pausa per un paio di giorni per riflettere su cosa voglio fare nella seconda parte dell’anno. Ho raccolto le idee sui prossimi progetti e ho cercato di capire quanto tempo e quali risorse mi potranno servire per realizzarli. E ho capito che devo iniziare a dire qualche no, per tornare a respirare e per avvicinarmi ancora un passo alla persona che vorrei essere.

Perché vuoi dire di no?

Dire sì sembra quasi sempre l’alternativa migliore, e sono tanti i motivi per cui fatichiamo a dire di no. Per paura, o per entusiasmo. Perché ci sembra di essere maleducati, perché non vogliamo offendere, perché temiamo che le persone ci restino male. Perché ci interessa un progetto, perché non vogliamo perdere un treno, perché siamo curiosi.

Ci hanno insegnato che dire di sì è la cosa giusta da fare, è la risposta che danno le brave persone, quelle sensibili e generose. E spesso non proviamo nemmeno a dire di no perché non vogliamo scontentare e deludere chi ci ha fatto una richiesta. Il nostro sì nasce allora da quello che immaginiamo gli altri penseranno di noi, invece che dalla scelta consapevole se una cosa ci interessi o ci faccia bene.

Abbiamo il timore di essere visti come egoisti che pensano solo a se stessi.

Ma cosa succede quando le tue scelte sono influenzate da elementi esterni invece che basate sui tuoi reali bisogni?

Quando dire di sì (e quando no)

Gli americani, che dell’entusiasmo sono campioni, parlano di “Hell, yes!” come misura di riferimento di ogni scelta. Sì se la proposta ti fa sentire quel brivido di aspettativa a cui non puoi resistere. Ma non accontentarti di niente di meno.

Quindi se non sai perché lo stai facendo, forse quello è un “no”.

È un esercizio doppio, prima ad ascoltare realmente quello che desideri e di cui hai bisogno, e poi a metterlo in pratica. Scegliendo ogni volta quale risposta dare, a te stesso o agli altri.

Allenati a dire di no

Se non hai mai imparato a dire di no, spesso lo fai male. Finendo per sentirti ridicolo, o in colpa. Passi dall’accettazione di qualsiasi proposta a risposte secche e quasi aggressive, soprattutto se arrivi a dire di no solo dopo una lunga sequenza di sì controvoglia, che ti hanno lasciato stanco e risentito contro chi ti ha fatto l’ennesima richiesta. O ti perdi in lunghe spiegazioni del perché stai dicendo di no, forse più per giustificarti con te stesso che con gli altri. Magari finendo per tornare sui tuoi passi per dire un altro sì controvoglia quando non sai tenere fede al tuo no.

Saper dire di no alle persone è bellissimo (Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Non avrei mai pensato di spiegarlo in questi termini, ma è una frase che mi ha conquistato subito. Per scegliere di essere autenticamente te stesso, dire di no è un passaggio indispensabile

Dire di no è avere rispetto – delle tue scelte, del tuo tempo, della tua energia. E ancor più degli altri.

Che non meritano una risposta data solo per senso del dovere e portata avanti controvoglia.

  • C’è differenza tra spiegare e scusarsi

La scrittrice Anne Lamott dice che “No è una frase completa” (e concordano con lei molte donne che hanno fatto scelte forti). Forse rispondere con un monosillabo è una proposta un po’ troppo radicale. La interpreto però come un ottimo suggerimento a non perdersi in una serie di giustificazioni che lasciano la sensazione che tu alla fine abbia davvero qualcosa su cui sentirti in difetto. Spiegarsi è onestà, scusarsi è solo un paravento.

  • C’è differenza tra fermezza e aggressività

A volte reagisci ad una richiesta come se fosse un attacco, e quindi rispondi con la stessa modalità. Ma una domanda non è un’invasione e sei libero di decidere quale risposta dare. Puoi quindi porgere il tuo no con educazione ma con la solidità di avere ben chiaro ciò che vuoi.

  • C’è differenza tra rifiutare e scegliere

Dire di sì a meno cose non toglie opportunità ma garantisce la giusta attenzione alle opportunità che contano. Se non ti alleni a dire di no rischi ad un certo punto di essere talmente esausto da chiudere i battenti e iniziare a rifiutare tutto. 

Impara a dire ‘no’ a ciò che è buono per poter dire ‘sì’ a ciò che è meglio. (John C. Maxwell)

Laura Cerioli
laura.cerioli@yahoo.it

People Partner | HR Transformation | Leadership Development. Lavoro a supporto di aziende in crescita, in quella delicata fase di passaggio che richiede di rivedere, ottimizzare e sistematizzare i processi interni dedicati alla gestione e allo sviluppo delle persone.

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