24 Apr Guida minima per il collezionista di parole: Coraggio (e paura)
Ricordo esattamente il momento in cui ho capito che non mi sarei seduta nuovamente alla scrivania che mi aspettava nel mio ufficio, a Milano. Come se in un attimo fosse diventato tutto chiaro, come se fossero spariti per magia tutti i dubbi.
All’improvviso avevo il coraggio di farlo.
Ero partita presto, con un minibus che da Huaraz mi aveva portato all’ingresso del Parco Nazionale Huascarán. Non avrei dovuto nemmeno arrivarci, in questa zona non completamente fuori dalle rotte, ma nemmeno nel cosiddetto gringo trail battuto dal turismo mordi e fuggi. Ma il Peru mi aveva conquistato e volevo scoprirlo anche e soprattutto nelle sue regioni meno note e celebrate. Avevo seguito quello che mi serviva, non quello che avevo programmato.