Da domani mi metto a dieta

 

Suona familiare?

Tante, troppe volte, quando devi  passare dal pensare al fare, in automatico scatta la tentazione di rimandare l’inizio dell’azione vera e propria. A domani, alla primavera, a quando avrò tempo, a quando sarò pronta.

C’è chi dice “non ho ancora una pianificazione ben definita” e chi deve prima sentire un altro parere, per capire quale sia “il modo migliore per”. C’è chi sa che d’inverno non riesce ad essere costante nell’attività fisica e chi vuole rivedere un’ultima volta quel dettaglio del testo. Ognuno ha la propria tecnica preferita, per continuare a rimandare.

Mai come oggi è stato altrettanto martellante il messaggio che la possibilità di trasformare i desideri in realtà è nelle nostre mani. Il che, però, ha determinato un effetto boomerang mica da ridere. Ci sentiamo quasi in obbligo di dichiarare sogni che vorremmo realizzare. Ma l’immagine idealizzata del tutto e subito ha contemporaneamente costruito un modello irraggiungibile, che sembra volerci far credere che basti appunto desiderare per ottenere.

Be’, non è proprio così.

 

Se “i sogni nel cassetto fanno la muffa”, non è comunque sufficiente tenerli in vista perché facciano passi avanti. Devono in qualche modo perdere la loro consistenza da nuvoletta rosa per diventare pezzi di un ingranaggio da costruire. Ecco, questa mi piace. Forse perché da piccola ho trascorso innumerevoli pomeriggi in mezzo ai mattoncini, sognando città che avrei sorvolato – come pilota di aereo.

Non mi erano però granché chiari i passi intermedi tra il cortile di casa e la cloche di un 747.

Evidentemente, hanno continuato ad essere confusi anche in seguito, quando al momento della scelta del percorso di studi mi sono iscritta a lingue invece che ad ingegneria. E’ il rischio che corri quando non hai bene in mente l’obiettivo, più ancora quando non hai compreso il perché che ci sta dietro, la motivazione profonda che è la vera forza motrice delle nostre azioni.

 

Si parla tanto di time management, ma pochi giorni fa ho letto una frase che mi ha regalato uno di quei momenti speciali, quelli in cui all’improvviso ti sembra di vedere per la prima volta qualcosa che conosci da sempre.

Pretendere di gestire il tempo è assurdo, è come voler gestire il vento. Dovremmo provare ad avere un atteggiamento diverso e, invece che voler essere controllori di un tempo che scorre comunque e a prescindere da quanto possiamo desiderare, iniziare ad essere curatori del tempo che abbiamo a disposizione”.

L’ho trovata un’immagine meravigliosa. Mi sono sentita catapultata in una biblioteca storica, tra scaffali alti fino al soffitto e traboccanti volumi, con le file regolari dei tavoli di consultazione e le loro luci soffuse, quasi stordita dalle infinite possibilità di conoscenza a portata di mano.

 

Uscendo da questa immagine romantica, in fondo le nostre vite sono così. Affollate di attività, obblighi e distrazioni tra cui ci aggiriamo lasciandoci ammaliare dallo stimolo che ci sembra più convincente, invece di cercare cosa sia per noi più importante per trasformare i nostri sogni in progetti di vita.

Con il rischio di diventare i primi sabotatori di noi stessi.

Cerchiamo ragioni per rimandare, motivi per non prendere decisioni, giustificazioni per non rischiare. Per non sbagliare, per non fallire.

Ci sono persone che aspettano tutta la vita di ricevere il permesso di fare ciò che desiderano, realizzare ciò che sentono. Altri, invece, decidono di scriversi da soli il permesso di essere ciò che vogliono.

 

Così, qualche sera fa, ho capito che era il momento. Avevo comprato il dominio 25esimaora già a fine dello scorso anno, ma aspettavo. Dicendomi che da sola non ero in grado , non avevo le competenze tecniche, mi mancavano persino i contenuti.

Tutte storie che raccontavo a me stessa per non espormi.

 

Ho le mie parole da condividere, tutto il resto sarà – appunto – da costruire.

Così, eccolo.

Imperfetto, incompleto, con mille idee ancora da realizzare.

In evoluzione, come me.

 

Gioisco di questa prima bozza piena di difetti.

Non da domani, ma oggi.

Abbraccia l'imperfezione della prima bozza

Laura Cerioli
laura.cerioli@yahoo.it

People Partner | HR Transformation | Leadership Development. Lavoro a supporto di aziende in crescita, in quella delicata fase di passaggio che richiede di rivedere, ottimizzare e sistematizzare i processi interni dedicati alla gestione e allo sviluppo delle persone.

4 Comments
  • Antonio
    Posted at 22:14h, 01 Marzo Rispondi

    Il coraggio diventa sfida quando si è credibili, onesti, puliti,sinceri,intelligenti e dotati di un cuore immensamente sproporzionato rispetto alle esigue dimensioni dell’ego. In te ho sempre trovato tutto ciò e dunque mi lascerò guidare dalle tue storie intasate, ne son certo, da sani grumi di vita!

    • Laura
      Posted at 08:11h, 02 Marzo Rispondi

      Sicuramente intasate di tanta vita 🙂 Grazie Antonio, sarà bello continuare il nostro dialogo, anche se un po’ più a distanza di un tempo.

  • Valentina
    Posted at 11:48h, 02 Marzo Rispondi

    Cara Sis, un brava e un abbraccio (perchè mi manchi). Coraggio, verità, purezza, luce ed energia, a volte complicata, ma bella perché imperfetta. Questo mi salta in mente pensandoti. Bella idea e belle le tue parole, terapia per te e chi ti legge. Bello conoscerti e bella la sensazione di sicurezza e contemporaneamente stupore in mezzo alle tue parole. Learn to fly!

  • Vanessa Lopes
    Posted at 16:44h, 02 Marzo Rispondi

    Brava! Un abbraccio

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